Pianificare una distribuzione in modalità cache in Outlook 2010
Si applica a: Office 2010
Ultima modifica dell'argomento: 2015-05-26
Microsoft Outlook 2010 offre due modalità di connettività di base quando si è connessi a un computer di Microsoft Exchange Server: modalità cache e modalità online.
In questo articolo vengono fornite indicazioni per determinare la modalità di connettività più appropriata all'ambiente di lavoro, nonché considerazioni sulla pianificazione e impostazioni per le distribuzioni in modalità cache in Outlook 2010.
Contenuto dell'articolo:
Panoramica
Scelta tra modalità cache e modalità online
Modo in cui la modalità cache può migliorare l'esperienza degli utenti di Outlook
Caratteristiche di Outlook che possono ridurre l'efficacia della modalità cache
Considerazioni relative a sincronizzazione, spazio su disco e prestazioni
Gestione del comportamento di Outlook in relazione a connessioni percepite come lente
Opzioni per l'esecuzione per fasi della distribuzione della modalità cache
Aggiornamento a Outlook 2010 per gli utenti correnti della modalità cache
Distribuzione della modalità cache a utenti che dispongono già di file OST
Configurazione della modalità cache
Ulteriori risorse
Panoramica
Quando un account di Outlook 2010 viene configurato per l'utilizzo della modalità cache, Outlook 2010 opera da una copia locale della cassetta postale di Microsoft Exchange di un utente archiviata in un file dati offline (con estensione ost) nel computer dell'utente, insieme alla Rubrica offline. La cassetta postale memorizzata nella cache e la Rubrica offline vengono aggiornate periodicamente dal computer Exchange Server.
La modalità cache è stata introdotta in Outlook 2003 per offrire agli utenti un'esperienza online e offline migliore. La modalità cache consente agli utenti di passare tra gli ambienti connesso e disconnesso senza interrompere la loro attività in Outlook. Isola inoltre gli utenti dai problemi di latenza di rete e connettività durante l'utilizzo di Outlook.
La modalità online funziona invece utilizzando direttamente le informazioni dal server. Quando sono necessarie nuove informazioni in Outlook, viene inviata una richiesta al server e le informazioni vengono visualizzate. I dati della cassetta postale vengono memorizzati nella cache, senza essere mai scritti sul disco.
L'utente può selezionare la modalità cache o la modalità online durante la configurazione dell'account oppure modificando le impostazioni dell'account. È inoltre possibile distribuire la modalità utilizzando lo Strumento di personalizzazione di Office o Criteri di gruppo.
Importante
Esiste un problema noto in cui viene aggiunto un ulteriore account di Exchange al profilo di Outlook quando il profilo di un utente che dispone già di un account di Exchange viene aggiornato da Outlook 2003 o Outlook 2007. Questa problema può verificarsi quando si aggiorna Outlook e si applicano personalizzazioni utilizzando un file dello Strumento di personalizzazione di Office (con estensione msp) o un file con estensione prf configurato con le opzioni "Modifica profilo" e "Definisci modifiche da apportare al profilo predefinito esistente".
Per evitare la creazione di più account di Exchange in un profilo quando si esegue l'aggiornamento degli utenti a Outlook 2010, è necessario scaricare e utilizzare la versione Service Pack 1 dello Strumento di personalizzazione di Office, disponibile nell'Area download Microsoft (le informazioni potrebbero essere in lingua inglese) (https://go.microsoft.com/fwlink/?linkid=189316&clcid=0x410) (le informazioni potrebbero essere in lingua inglese). Per aggiornare lo Strumento di personalizzazione di Office, sostituire la cartella /Admin contenuta nei file di installazione o nell'immagine di installazione di Office 2010 con la nuova cartella /Admin inclusa nel pacchetto di download. Se non si utilizza la versione SP1 dello Strumento di personalizzazione di Office, è necessario creare un file con estensione prf e impostare le proprietà BackupProfile=False e UniqueService=Yes. Per istruzioni dettagliate sui passaggi da eseguire, vedere Più account di Exchange creati in Outlook 2010 con profili Outlook esistenti dopo l'aggiornamento da una versione precedente di Office con l'utilizzo di un file MSP personalizzato (le informazioni potrebbero essere in lingua inglese) (https://go.microsoft.com/fwlink/?linkid=199704&clcid=0x410) (le informazioni potrebbero essere in lingua inglese).
Scelta tra modalità cache e modalità online
Quando utilizzare la modalità cache
La modalità cache è la configurazione preferenziale in Outlook 2010. È consigliabile in ogni situazione, ad eccezione di quelle specificate in Quando utilizzare la modalità online più avanti in questo articolo.
Sebbene la modalità cache sia consigliabile nella maggior parte delle configurazioni utente, è particolarmente utile negli scenari seguenti:
Utenti di computer portatili che passano frequentemente dallo stato connesso allo stato non connesso.
Utenti che lavorano spesso offline o senza connettività.
Utenti che dispongono di connessioni con latenza elevata (maggiore di 500 ms) al computer di Exchange Server.
Quando utilizzare la modalità online
La modalità online è il metodo legacy di connessione a Microsoft Exchange. È una configurazione completamente supportata in Office Outlook 2003, Outlook 2007 e Outlook 2010. La modalità online è utile in determinati scenari nei quali la modalità cache presenta un comportamento indesiderato. Di seguito sono indicati alcuni scenari di esempio:
Postazioni di tipo "chiosco multimediale", nelle quali molti utenti utilizzano un singolo computer, accedendo a diversi account di Outlook, e il ritardo per il download dei messaggi di posta elettronica nella cache locale non è accettabile.
Ambienti con requisiti di conformità severi o esigenze di sicurezza elevate, nei quali i dati non devono essere archiviati localmente per alcun motivo. In ambienti di questo tipo è consigliabile valutare Encrypting File System (EFS) o BitLocker in aggiunta alla modalità cache come soluzione potenziale.
Cassette postali di dimensioni molto grandi in computer che non dispongono di spazio sufficiente sul disco rigido per una copia locale della cassetta postale.
Cassette postali di dimensioni molto grandi (oltre 25 GB), dove le considerazioni sulle prestazioni diventano un problema in modalità cache.
Ambienti virtualizzati o con Servizi Desktop remoto (Servizi terminal) che eseguono Outlook 2007 o Outlook 2003. La modalità cache non è supportata quando si esegue Outlook 2007 o Outlook 2003 in un computer che esegue Servizi Desktop remoto (Servizi terminal).
Ambienti virtualizzati o con Servizi Desktop remoto (Servizi terminal) che eseguono Outlook 2010, nei quali vi sono limitazioni relative alle dimensioni o alla velocità di I/O del disco che impediscono l'esecuzione della modalità cache nella scala desiderata.
Se si utilizza una cassetta postale molto grande, è possibile ridurre le dimensioni del file di dati locale utilizzando filtri di sincronizzazione. Per ulteriori informazioni, vedere Creazione di un filtro di sincronizzazione (https://go.microsoft.com/fwlink/?linkid=193917\&clcid=0x410) e Ottimizzare le prestazioni della modalità cache di Microsoft Outlook 2007 per cassette postali di grandi dimensioni (le informazioni potrebbero essere in lingua inglese) (https://go.microsoft.com/fwlink/?linkid=193918\&clcid=0x410) (le informazioni potrebbero essere in lingua inglese).
Se si utilizza una cassetta postale molto grande, dove le considerazioni sulle prestazioni diventano un problema in modalità cache, vedere Come risolvere i problemi di prestazioni in Outlook (https://go.microsoft.com/fwlink/?linkid=193920\&clcid=0x410).
Considerazioni speciali
Outlook 2010 supporta l'esecuzione in modalità cache in un ambiente con Servizi Desktop remoto (Servizi terminal) con più utenti. Quando si configura un computer che esegue Servizi Desktop remoto (Servizi terminal) per l'utilizzo della modalità cache, è necessario considerare lo spazio di archiviazione aggiuntivo necessario e i requisiti di I/O del disco comportati dall'accesso di più client.
Per impostazione predefinita, i nuovi account di Exchange configurati in un computer che esegue Servizi Desktop remoto (Servizi terminal) utilizzano la modalità online. L'utente può decidere di abilitare la modalità cache durante la configurazione, oppure è possibile controllare questa impostazione utilizzando l'opzione Utilizzare la modalità cache per i profili Outlook nuovi e per quelli esistenti nello Strumento di personalizzazione di Office o in Criteri di gruppo.
In ambienti con forti limitazioni della larghezza di banda, è possibile configurare la modalità cache per scaricare solo le intestazioni e un'anteprima di 256 caratteri del corpo dei messaggi di posta elettronica. Per ulteriori informazioni, vedere Configurare la modalità cache in Outlook 2010.
Anche quando è configurato in modalità cache, Outlook 2010 deve contattare il server direttamente per eseguire determinate operazioni. Queste operazioni non funzioneranno quando Outlook non è connesso e possono richiedere più tempo per il completamento in caso di connessioni con latenza elevata. Queste operazioni includono:
Utilizzo di archivi dati delegati per le cassette postali.
Utilizzo di cartelle condivise non rese disponibili offline. Per ulteriori informazioni, vedere Configurare la disponibilità di una cartella condivisa in modalità offline(https://go.microsoft.com/fwlink/?linkid=193926\&clcid=0x410).
Recupero di informazioni sulla disponibilità.
Impostazione, modifica o annullamento di un messaggio di fuori sede.
Accesso alle cartelle pubbliche.
Recupero dei diritti per un messaggio protetto con RMS.
Modifica delle regole.
Recupero di suggerimenti messaggio.
Modo in cui la modalità cache può migliorare l'esperienza degli utenti di Outlook
I principali vantaggi derivanti dell'utilizzo della modalità cache sono i seguenti:
Protezione dell'utente da problemi di connessioni a server e di rete.
Semplificazione del passaggio dalla modalità online alla modalità offline per gli utenti mobili.
La memorizzazione nella cache locale della cassetta postale dell'utente e della Rubrica offline consente ad Outlook di non dipendere più dalla continuità della connessione di rete per l'accesso alle informazioni degli utenti. Durante la connessione, le cassette postali degli utenti vengono continuamente mantenute aggiornate. Se un utente si disconnette dalla rete, ad esempio rimuovendo un computer portatile da un alloggiamento di espansione, le informazioni più recenti diventano automaticamente disponibili in modalità offline.
Oltre a utilizzare copie locali delle cassette postali per migliorare l'esperienza utente, la modalità cache ottimizza il tipo e la quantità dei dati inviati su una connessione al server. Se ad esempio viene configurata l'impostazione Scarica solo intestazioni su connessioni lente nello Strumento di personalizzazione di Office, Outlook modifica il tipo e la quantità di dati inviati sulla connessione.
Nota
Outlook controlla la velocità della scheda di rete nel computer dell'utente per determinare la velocità della connessione dell'utente garantita dal sistema operativo. Le velocità della scheda di rete segnalate non superiori a 128 kilobyte (KB) vengono definite connessioni lente. In alcune circostanze la velocità della scheda di rete potrebbe non riflettere precisamente la velocità effettiva dei dati per gli utenti. Per ulteriori informazioni sulla modifica del comportamento di Outlook in questi scenari, vedere Gestione del comportamento di Outlook in relazione a connessioni percepite come lente più avanti in questo articolo.
Outlook può adattarsi ad ambienti di connessione mutevoli offrendo diversi livelli di ottimizzazione, ad esempio disconnettendosi dalla rete locale (LAN) aziendale, attivando la modalità offline e quindi ristabilendo una connessione al server su una connessione remota più lenta. Quando il tipo di connessione di Exchange Server cambia, ad esempio diventando una connessione LAN, wireless, tramite cellulare o offline, le transizioni vengono facilitate e non richiedono la modifica di impostazioni o il riavvio di Outlook.
Un utente potrebbe ad esempio utilizzare un computer portatile con una connessione via cavo di rete a una LAN aziendale. In questo scenario l'utente ha accesso a intestazioni ed elementi interi, inclusi gli allegati. L'utente ha inoltre rapido accesso e aggiorna il computer in cui viene eseguito Exchange Server. Se l'utente disconnette il proprio computer portatile dalla LAN, Outlook passa alla modalità Tentativo di connessione in corso. L'utente può continuare a utilizzare senza interruzione i propri dati in Outlook e, se dispone dell'accesso wireless, Outlook può ristabilire una connessione al server e quindi ritornare alla modalità Connesso.
Se l'utente si connette in seguito al computer Exchange Server tramite una connessione remota, Outlook riconosce che la connessione è lenta e ottimizza automaticamente il proprio comportamento scaricando solo intestazioni e non aggiornando la Rubrica offline. Outlook 2010 e Office Outlook 2007 includono inoltre ottimizzazioni per ridurre la quantità di dati inviata sulla connessione. L'utente non deve modificare impostazioni o riavviare Outlook in questo scenario.
In Outlook 2010 è inoltre disponibile la modalità Password necessaria. Viene pertanto visualizzato un messaggio Password necessaria quando Outlook si trova in uno stato di disconnessione e richiede le credenziali dell'utente per connettersi. Ciò può accadere ad esempio quando un utente fa clic su Annulla in una finestra di dialogo per l'autenticazione di credenziali. Quando Outlook è disconnesso ma non è in modalità offline, un'azione avviata dall'utente, quale ad esempio il fatto di fare clic su Invia/Ricevi o sul pulsante Digita password sulla barra multifunzione, fa sì che venga visualizzata nuovamente la richiesta della password insieme al messaggio Tentativo di connessione in corso finché l'utente non riesce a effettuare correttamente l'autenticazione e a connettersi.
Caratteristiche di Outlook che possono ridurre l'efficacia della modalità cache
Alcune caratteristiche di Outlook riducono l'efficacia della modalità cache poiché richiedono l'accesso alla rete o ignorano la funzionalità della modalità cache. Il vantaggio principale dell'utilizzo della modalità cache è rappresentato dal fatto che l'utente viene protetto da eventuali problemi della rete e della connessione al server. Le caratteristiche che si basano sull'accesso alla rete possono provocare ritardi nelle risposte di Outlook che gli utenti non subiscono quando utilizzano la modalità cache in altri contesti.
Le caratteristiche seguenti potrebbero basarsi sull'accesso alla rete e causare ritardi in Outlook se gli utenti non dispongono di connessioni veloci ai dati di Exchange Server:
Accesso delegato, quando le cartelle non sono memorizzate nella cache locale (la cache locale è l'impostazione predefinita).
Apertura del calendario o di una cartella di un altro utente non memorizzata nella cache locale (la cache locale è l'impostazione predefinita).
Utilizzo di una cartella pubblica non memorizzata nella cache.
Per ulteriori informazioni, vedere Gestione della condivisione di cartelle di Outlook in Considerazioni relative a sincronizzazione, spazio su disco e prestazioni più avanti in questo articolo.
Se si distribuisce la modalità cache, è consigliabile disattivare o non implementare le caratteristiche seguenti, o una combinazione di esse:
Caratteristica degli avvisi toast con firme digitali sui messaggi di posta elettronica Per verificare una firma digitale, Outlook deve controllare un server. Per impostazione predefinita, quando giungono nuovi messaggi nella Posta in arrivo di un utente, viene automaticamente visualizzato un messaggio toast contenente una parte di un messaggio di posta elettronica. Se l'utente fa clic sul messaggio toast per aprire un messaggio di posta elettronica firmato, Outlook utilizza l'accesso alla rete per individuare una firma valida nel messaggio.
Presenza di più contenitori Rubrica La Rubrica contiene in genere l'Elenco indirizzi globale e le cartelle Contatti dell'utente. Alcune organizzazioni configurano sottoinsiemi dell'Elenco indirizzi globale, che vengono visualizzati nella Rubrica. Queste rubriche costituite da sottoinsiemi possono essere incluse anche nell'elenco che definisce l'ordine di ricerca per le rubriche. Se le rubriche di sottoinsiemi vengono incluse nell'elenco dell'ordine di ricerca, Outlook potrebbe dover accedere alla rete per controllarle ogni volta che viene risolto un nome in un messaggio di posta elettronica composto da un utente.
Proprietà personalizzate presenti nella scheda Generale della finestra di dialogo Proprietà per gli utenti La finestra di dialogo Proprietà viene visualizzata quando si fa doppio clic su un nome utente, ad esempio sulla riga A di un messaggio di posta elettronica. Questa finestra di dialogo può essere configurata in modo da includere proprietà personalizzate specifiche di un'organizzazione, quali ad esempio il centro di costo di un utente. Se tuttavia si aggiungono proprietà personalizzate a tale finestra di dialogo, è consigliabile non aggiungerle alla scheda Generale. Per recuperare le proprietà personalizzate, Outlook deve eseguire una chiamata di procedura remota (RPC) al server. Poiché la scheda Generale viene visualizzata per impostazione predefinita quando si accede alla finestra di dialogo Proprietà, verrà eseguita una chiamata RPC ogni volta che l'utente accede alla finestra di dialogo Proprietà. Un utente che esegue Outlook in modalità cache può di conseguenza subire notevoli ritardi quando accede alla finestra di dialogo in questione. Per evitare tali ritardi, creare una nuova scheda nella finestra di dialogo Proprietà per le proprietà personalizzate o includere queste ultime nella scheda Telefono/Note.
Determinati componenti aggiuntivi di Outlook possono avere effetti sulla modalità cache. Alcuni componenti aggiuntivi possono accedere ai dati di Outlook utilizzando il modello a oggetti per ignorare la funzionalità prevista delle impostazioni Scarica solo intestazioni e Scarica solo intestazioni su connessioni lente in modalità cache ed eseguire ad esempio il download di elementi interi di Outlook, e non solo delle intestazioni, se si utilizza la tecnologia Microsoft ActiveSync per sincronizzare un computer palmare, anche su una connessione lenta. Il processo di aggiornamento inoltre risulta più lento di quando si scaricano gli elementi in Outlook perché le applicazioni con singola occorrenza utilizzano un tipo di sincronizzazione meno efficiente.
Considerazioni relative a sincronizzazione, spazio su disco e prestazioni
La modalità cache utilizza una copia locale della cassetta postale di Exchange dell'utente e in alcuni casi è possibile migliorare le prestazioni della modalità cache per l'intera organizzazione o per un gruppo di utenti, ad esempio gli utenti che lavorano in remoto.
Sincronizzazione manuale degli account di Exchange non più necessaria
La modalità cache opera in maniera indipendente dalle azioni di invio/ricezione esistenti di Outlook per sincronizzare i file con estensione ost e della Rubrica offline degli utenti con i dati di Exchange Server. Le impostazioni di invio/ricezione aggiornano i dati di Outlook degli utenti esattamente come nelle versioni precedenti di Outlook.
Gli utenti che dispongono di account di Exchange abilitati per l'invio/ricezione e che sincronizzano i dati di Outlook premendo F9 o facendo clic su Invia/Ricevi potrebbero non rendersi conto del fatto che la sincronizzazione manuale non è più necessaria. Il traffico di rete e l'utilizzo del server potrebbero anzi subire effetti negativi se gli utenti effettuano ripetutamente richieste di invio/ricezione a Exchange Server. Per ridurre al minimo tali effetti negativi, informare gli utenti che le azioni di invio/ricezione manuali sono inutili in modalità cache. Ciò può essere particolarmente utile per gli utenti remoti che di solito utilizzano Outlook in modalità offline con versioni precedenti di Outlook e adoperano Invia/Ricevi per sincronizzare i propri dati o appena prima di disconnettersi dalla rete. Questo tipo di sincronizzazione dei dati ora viene eseguito automaticamente in modalità cache.
Un altro modo per gestire il problema consiste nel disattivare l'opzione Invia/Ricevi. Questa soluzione non è tuttavia consigliabile perché può creare problemi per alcuni utenti, ad esempio quando si esegue l'aggiornamento a Outlook 2010 per utenti correnti di Outlook con account POP e per gruppi di invio/ricezione personalizzati esistenti. In questa situazione, la disattivazione dell'opzione Invia/Ricevi impedisce agli utenti di scaricare messaggi di posta elettronica POP o HTTP mediante Outlook Connector.
Vantaggi derivanti dall'accesso alla Rubrica offline
La modalità cache consente a Outlook di accedere alla Rubrica offline locale per trovare le informazioni sugli utenti invece di richiedere i dati a Exchange Server. L'accesso locale ai dati sugli utenti riduce notevolmente la necessità per Outlook di effettuare chiamate RPC al computer Exchange Server e riduce gran parte delle operazioni di accesso alla rete necessarie per gli utenti in modalità online di Exchange o nelle versioni precedenti di Outlook.
Quando nei computer degli utenti è installata una Rubrica offline aggiornata, per impedire inutili chiamate al server sono necessari solo aggiornamenti incrementali di tale Rubrica. Outlook in modalità cache sincronizza la Rubrica offline dell'utente con aggiornamenti dalla copia di Exchange Server della Rubrica offline ogni 24 ore. È possibile controllare la frequenza con cui gli utenti scaricano aggiornamenti della Rubrica offline limitando la frequenza di aggiornamento della copia di Exchange Server della Rubrica offline. Se non vi sono nuovi dati da sincronizzare quando Outlook esegue il controllo, la Rubrica offline dell'utente non viene aggiornata.
Nota
È consigliabile che gli utenti utilizzino la Rubrica offline Unicode predefinita. I file di Rubrica offline ANSI non includono alcune proprietà presenti nei file di Rubrica offline Unicode. Outlook deve effettuare chiamate al server per recuperare le proprietà utente necessarie non disponibili nella Rubrica offline locale e ciò implica tempi di accesso alla rete piuttosto lunghi quando gli utenti non dispongono di una Rubrica offline con Dettagli completi in formato Unicode.
Suggerimenti per le cartelle offline (file con estensione ost)
Quando si distribuisce la modalità cache per Outlook, ricordare che i file con estensione ost locali degli utenti possono far aumentare del 50-80% la dimensione della cassetta postale riportata in Exchange Server. Il formato utilizzato da Outlook per archiviare dati in locale per la modalità cache è meno efficiente in termini di spazio rispetto al formato dei file di dati del server. Ciò comporta l'utilizzo di più spazio su disco quando le cassette postali vengono scaricate per fornire una copia locale per la modalità cache.
Quando in modalità cache viene creata per la prima volta una copia locale della cassetta postale di un utente, il file ost corrente dell'utente, se ne esiste uno, viene aggiornato. Se gli utenti attualmente dispongono di file ost ANSI non Unicode, è consigliabile aggiornarne i file ost a Unicode. Per i file di Outlook non Unicode (ANSI) è previsto un limite di 2 gigabyte (GB) per l'archiviazione dei dati. La dimensione massima per i file ost Unicode è configurabile e l'impostazione predefinita per l'archiviazione dei dati è pari a 50 GB.
Verificare inoltre che i file ost degli utenti si trovino in una cartella con spazio su disco sufficiente per contenere le cassette postali degli utenti stessi. Se ad esempio i dischi rigidi degli utenti sono partizionati in modo da utilizzare un'unità più piccola per i programmi di sistema (l'unità di sistema è la posizione predefinita per la cartella contenente il file ost), specificare una cartella in un'altra unità che disponga di più spazio su disco come posizione per i file ost degli utenti.
Per ulteriori informazioni su come distribuire file ost in una posizione diversa da quella predefinita, vedere Per configurare la posizione predefinita del file con estensione ost mediante Criteri di gruppo in Configurare la modalità cache in Outlook 2010.
Per determinare se i file ost degli utenti sono in formato ANSI o Unicode, vedere Come determinare la modalità che Outlook 2007 o Outlook 2003 utilizza per i file delle cartelle non in linea (https://go.microsoft.com/fwlink/?linkid=159924\&clcid=0x410).
Per informazioni su come imporre l'aggiornamento di un file ost con formattazione non Unicode (ANSI) esistente, vedere Per forzare l'aggiornamento dei file con estensione ost in formato ANSI non Unicode in Unicode in Configurare la modalità cache in Outlook 2010.
Per ulteriori informazioni su come configurare la dimensione dei file ost Unicode, vedere Configurazione del limite di dimensione dei file con estensione pst e ost in Outlook 2007 e in Outlook 2003 (https://go.microsoft.com/fwlink/?linkid=159750\&clcid=0x410).
Gestione dei problemi relativi alle prestazioni
La maggior parte degli utenti ritiene che la modalità cache consenta di operare più velocemente rispetto alla modalità online. Sono tuttavia molti i fattori che influenzano la percezione di un utente delle prestazioni della modalità cache, tra cui le dimensioni e la velocità del disco rigido, la velocità della CPU, la dimensione dei file ost e il livello di prestazioni previsto.
Per suggerimenti sulla diagnosi e la risoluzione dei problemi di prestazioni in Outlook, vedere l'articolo della Microsoft Knowledge Base 940226: Risoluzione dei problemi di prestazioni in Outlook 2007 (https://go.microsoft.com/fwlink/?linkid=100887\&clcid=0x410) e Suggerimenti relativi alle prestazioni per la distribuzione di Outlook 2007 (https://go.microsoft.com/fwlink/?linkid=160227\&clcid=0x410).
Gestione della condivisione di cartelle di Outlook
Per impostazione predefinita, se un profilo utente di Microsoft Outlook 2010 è configurato in modalità cache, tutti gli elementi contenuti nelle cartelle accessibili dal profilo di Outlook nella cassetta postale condivisa vengono scaricati nella cache locale dell'utente, anche quelli inclusi in altre cassette postali o cartelle condivise aggiunte dall'utente al profilo. Si tratta di una modifica rispetto a Microsoft Office Outlook 2007, in cui, per impostazione predefinita, vengono memorizzati nella cache solo gli elementi delle cartelle condivise non riguardanti la posta.
Per ulteriori informazioni, vedere Configurare la modalità cache in Outlook 2010.
Considerazioni relative alla cartella Preferite di Cartelle pubbliche
La modalità cache può essere configurata per il download e la sincronizzazione delle cartelle pubbliche incluse nelle cartelle Preferite degli utenti per Cartelle pubbliche di Outlook. Per impostazione predefinita, le cartelle Preferite di Cartelle pubbliche non vengono sincronizzate. Può tuttavia essere necessario attivare questa opzione se l'organizzazione utilizza cartelle pubbliche in modo esteso. È possibile configurare un'opzione per scaricare la cartella Preferite di Cartelle pubbliche nel file ost quando si personalizza la distribuzione della modalità cache.
Se le cartelle Preferite degli utenti per Cartelle pubbliche includono cartelle pubbliche di grandi dimensioni, anche i file ost possono espandersi troppo, incidendo negativamente sulle prestazioni di Outlook in modalità cache. Prima di configurare la modalità cache per l'attivazione di questa opzione, assicurarsi che gli utenti siano selettivi in merito alle cartelle pubbliche incluse nella propria cartella Preferite di Cartelle pubbliche. Assicurarsi inoltre che i file ost degli utenti siano sufficientemente grandi e che si trovino in cartelle con spazio su disco sufficiente per soddisfare i requisiti di archiviazione aggiuntivi per i download di cartelle pubbliche.
Gestione del comportamento di Outlook in relazione a connessioni percepite come lente
Outlook è configurato per determinare la velocità di connessione di un utente controllando la velocità della scheda di rete sul computer dell'utente garantita dal sistema operativo. Se la velocità della scheda di rete riportata è di massimo 128 KB, la connessione viene definita lenta.
Quando viene rilevata una connessione lenta a un computer Exchange Server, Outlook consente agli utenti di usufruire di un'esperienza migliore riducendo la quantità di informazioni meno critiche che viene sincronizzata con il computer Exchange Server. Per le connessioni lente, Outlook apporta le modifiche seguenti al comportamento di sincronizzazione:
Passa a scaricare le sole intestazioni.
Non scarica gli aggiornamenti della Rubrica offline.
Scarica il corpo di un elemento e gli allegati associati solo quando richiesto dall'utente.
Outlook continua a eseguire la sincronizzazione dei propri dati con i dispositivi mobili e potrebbero essere eseguite alcune regole sul lato client.
Nota
È consigliabile non sincronizzare i dispositivi mobili con l'impostazione Scarica solo intestazioni attivata in modalità cache. Quando si sincronizza un dispositivo mobile utilizzando ad esempio ActiveSync, vengono scaricati elementi interi in Outlook e il processo di sincronizzazione è meno efficiente rispetto alla normale sincronizzazione di Outlook nei computer degli utenti.
L'impostazione Scarica solo intestazioni per la sincronizzazione è specifica per gli utenti di Outlook con connessioni remote o connessioni wireless via cellulare per ridurre al minimo il traffico di rete in caso di connessione lenta o costosa.
In alcune circostanze la velocità della scheda di rete potrebbe non riflettere precisamente la velocità effettiva dei dati per gli utenti. Se ad esempio il computer di un utente è connesso a una rete locale (LAN) per l'accesso veloce ai file server locali, la velocità della scheda di rete viene riportata come alta perché l'utente è connesso a una LAN. Tuttavia, per l'accesso dell'utente ad altre posizioni sulla rete di un'organizzazione, incluso il computer Exchange Server, potrebbe essere utilizzato un collegamento lento, quale una connessione ISDN. Per uno scenario come questo, in cui la velocità effettiva dei dati degli utenti è bassa nonostante le schede di rete segnalino una connessione veloce, può essere necessario configurare un'opzione per modificare o bloccare il comportamento di Outlook, ad esempio disattivando il passaggio automatico al download delle sole intestazioni mediante l'utilizzo dell'opzione dell'Editor oggetti Criteri di gruppo Non consentire download solo di intestazioni su connessioni lente. Allo stesso modo, potrebbero esservi connessioni che Outlook ha rilevato come lente, ma che assicurano agli utenti una velocità effettiva dei dati elevata. Anche in questo caso è possibile disattivare il passaggio automatico al download delle sole intestazioni.
È possibile configurare l'opzione Scarica solo intestazioni su connessioni lente nello Strumento di personalizzazione di Office o bloccarla utilizzando l'Editor oggetti Criteri di gruppo in modo da impostare Non consentire download solo di intestazioni su connessioni lente. Per ulteriori informazioni su come personalizzare questa impostazione, vedere Configurare la modalità cache in Outlook 2010.
Opzioni per l'esecuzione per fasi della distribuzione della modalità cache
Eseguire l'implementazione per fasi se si intende eseguire l'aggiornamento per un ampio gruppo di utenti da una distribuzione di Outlook senza modalità cache a Outlook 2010 con la modalità cache attivata. Outlook senza la modalità cache corrisponde a Outlook 2002 o versioni precedenti, a Office Outlook 2003 oppure a Office Outlook 2007 senza la modalità cache installata. Ciò consente ai computer Exchange Server dell'organizzazione di gestire i requisiti relativi alla creazione o all'aggiornamento dei file ost degli utenti.
Avviso
Se la maggior parte degli account utente passa tutta insieme alla modalità cache e contemporaneamente avvia Outlook, ad esempio il lunedì mattina dopo l'esecuzione dell'aggiornamento nel fine settimana, i computer Exchange Server avranno notevoli problemi di prestazioni. Questi problemi di prestazioni possono talvolta essere attenuati, ad esempio se quasi tutti gli utenti dell'organizzazione dispongono di file ost aggiornati. In generale è però consigliabile la distribuzione per fasi della modalità cache.
Gli scenari seguenti includono esempi di come sia possibile distribuire la modalità cache per evitare un forte impatto iniziale sulle prestazioni dei computer Exchange Server e, in alcuni casi, per ridurre al minimo il tempo di attesa degli utenti della sincronizzazione iniziale:
Conservare i file ost di Outlook quando si distribuisce la modalità cache. Poiché i file ost esistenti vengono aggiornati con le informazioni delle cassette postali più recenti solo quando Outlook viene avviato per la prima volta con la modalità cache, conservare questi file quando si distribuisce la modalità cache può consentire di ridurre il carico sui computer di Exchange Server dell'organizzazione. Gli utenti che hanno già file ost dovranno sincronizzare meno informazioni di Outlook con il server. Questo scenario funziona al meglio quando la maggior parte degli utenti dispone già di file ost sincronizzati di recente con Exchange Server. Per conservare i file ost durante la distribuzione di Outlook con la modalità cache, non specificare un nuovo computer di Exchange Server quando si personalizzano le informazioni dei profili Outlook nello Strumento di personalizzazione di Office. In alternativa, quando si personalizzano i profili Outlook nello Strumento di personalizzazione di Office, deselezionare la casella di controllo Sovrascrivi impostazioni di Exchange esistenti se è già presente una connessione a Exchange (solo durante la modifica del profilo). Se si specifica un computer di Exchange Server quando si configura e distribuisce Outlook con questa opzione attivata, Outlook sostituisce il provider di servizi di Exchange nel profilo MAPI, rimuovendo la voce del profilo per i file ost esistenti. Se attualmente si utilizzano file ost non Unicode (ANSI), è consigliabile aggiornare i file ost degli utenti al formato Unicode per migliorare le prestazioni e la funzionalità. In questo caso, i precedenti file ost non Unicode (ANSI) non possono essere mantenuti e verrebbero ricreati in formato Unicode.
Per informazioni su come imporre l'aggiornamento al formato Unicode di un file ost non Unicode (ANSI) esistente, vedere "Imporre l'aggiornamento a Unicode dei file ost in formato ANSI non Unicode" in Configurare la modalità cache in Outlook 2010.
Fornire file ost di base agli utenti remoti e quindi distribuire la modalità cache dopo che gli utenti hanno installato i file ost forniti. Se la maggior parte degli utenti nell'organizzazione non dispone di file ost o non sta utilizzando la modalità cache, è possibile distribuire Outlook 2010 con la modalità cache disattivata. Prima della data in cui si intende distribuire la modalità cache, provvedere quindi a fornire file ost iniziali o "di base" a ogni utente con uno snapshot della relativa cassetta postale, ad esempio spedendo all'utente un CD contenente il file con istruzioni di installazione. Potrebbe inoltre essere necessario fornire una versione recente della Rubrica offline dell'organizzazione con Dettagli completi. Configurare e distribuire la modalità cache quando gli utenti confermano di aver installato i file.
Quando si aggiorna la distribuzione di Outlook per l'utilizzo successivo della modalità cache, Exchange Server aggiorna i file ost esistenti degli utenti e restano meno dati da sincronizzare di quelli che ci sarebbero se venissero creati un nuovo file ost e una nuova Rubrica offline per ogni utente. La creazione di singoli CD per i file ost di tutti gli utenti può richiedere tempo, pertanto tale opzione di distribuzione dei file di base può essere più utile per gruppi selezionati di utenti remoti, che altrimenti dovrebbero aspettare troppo per la sincronizzazione iniziale della cassetta postale e della Rubrica offline, con in più la probabilità di costi elevati a seconda dello scenario di connessione remoto.
Per ulteriori informazioni su come creare file ost iniziali, vedere Fornitura di un file OST iniziale per una distribuzione della modalità cache di Outlook (le informazioni potrebbero essere in lingua inglese) (https://go.microsoft.com/fwlink/?linkid=74518\&clcid=0x410) (le informazioni potrebbero essere in lingua inglese). Nell'articolo viene descritta la creazione di file ost iniziali per Office Outlook 2003. Il processo funziona in modo analogo per Office Outlook 2007 e Outlook 2010.
- **Distribuire Outlook con la modalità cache a gruppi di utenti in un periodo di tempo. ** È possibile bilanciare il carico di lavoro nei computer Exchange Server e sulla rete locale (LAN) aggiornando alla modalità cache gruppi di utenti in momenti diversi. È possibile ridurre il traffico di rete e il lavoro a elevato utilizzo di risorse server causati dall'inserimento degli elementi delle cassette postali degli utenti nei file ost e dal download della Rubrica offline implementando la nuova caratteristica per fasi. La strategia di creazione e distribuzione della modalità cache a gruppi di utenti dipende dai metodi di distribuzione consueti dell'organizzazione. È possibile, ad esempio, creare in Microsoft Systems Management Server (SMS) gruppi di utenti a cui si distribuirà un pacchetto SMS che aggiorna Outlook per l'utilizzo della modalità cache. Il pacchetto SMS verrà distribuito a ogni gruppo in un determinato arco di tempo. Per bilanciare al massimo il carico, scegliere gruppi di utenti i cui account siano distribuiti tra diversi gruppi dei computer di Exchange Server.
Aggiornamento a Outlook 2010 per gli utenti correnti della modalità cache
Il processo di aggiornamento degli utenti a Outlook 2010 con la modalità cache, già disponibile in Office Outlook 2003 o Outlook 2007, è semplice. Se non vengono apportate modifiche, per Outlook 2010 vengono mantenute le stesse impostazioni della modalità cache. Il formato dei file ost o della Rubrica offline rimane invariato e non è necessario ricreare questi file durante un aggiornamento.
Tuttavia, tenere presente che, per impostazione predefinita, quando in Outlook 2010 è abilitata la modalità cache, le cartelle condivise di posta e non riguardanti la posta a cui gli utenti accedono in altre cassette postali vengono scaricate e memorizzate nella cache nel file ost locale dell'utente. Questo comportamento è diverso da quello di Outlook 2007, in cui, per impostazione predefinita, vengono memorizzate nella cache solo le cartelle condivise non riguardanti la posta. Pertanto, quando per un profilo utente esistente di Office Outlook 2003 è abilitata la modalità cache e tale profilo viene aggiornato a Outlook 2010, vengono scaricate le cartelle condivise di posta e non di posta dopo l'accesso dell'utente. Ciò può rappresentare un problema se l'organizzazione utilizza in modo intensivo le cartelle condivise e se si dispone di file ost di dimensioni vicine al limite (2 GB per i file ost ANSI e 20 GB per impostazione predefinita per i file ost Unicode). In presenza di entrambi questi fattori, potrebbero verificarsi problemi di prestazioni e di altro tipo se vengono scaricate cartelle condivise. Per ulteriori informazioni sui limiti delle dimensioni dei file, vedere I limiti delle dimensioni dei file pst e ost sono più grandi in Outlook 2010 (https://go.microsoft.com/fwlink/?linkid=223378\&clcid=0x410).
Per i nuovi profili di Outlook 2010 o per l'aggiornamento di profili esistenti di Office Outlook 2003 o Outlook 2007, è possibile utilizzare lo Strumento di personalizzazione di Office o i Criteri di gruppo per disabilitare l'opzione Scarica cartelle condivise e prevenire in questo modo i problemi con il download di tali cartelle. Tenere presente che l'opzione Scarica cartelle condivise non riguardanti la posta si applica sia alle cartelle di posta sia a quelle non riguardanti la posta in Outlook 2010.
Se si desidera disabilitare la memorizzazione nella cache delle cartelle di posta condivise (ad esempio una cartella Posta in arrivo delegata) ma non delle cartelle condivise non riguardanti la posta (ad esempio il Calendario), vedere Per impostazione predefinita, le cartelle di posta condivise vengono scaricate in modalità cache in Outlook 2010 (https://go.microsoft.com/fwlink/?linkid=223376\&clcid=0x410).
Tenere inoltre presente che la memorizzazione nella cache di cartelle condivise funziona diversamente dall'altro tipo di memorizzazione nella cache relativo alla modalità cache. Per le cartelle condivise, la replica nel file ost locale inizia solo quando l'utente fa clic sulla cartella condivisa. Dopo che l'utente ha fatto clic sulla cartella per avviarne la memorizzazione nella cache, in Outlook la cartella viene aggiornata come qualsiasi altra cartella di Outlook sincronizzata in modalità cache. Se tuttavia l'utente non accede alla cartella almeno una volta ogni 45 giorni (valore predefinito), i dati della cartella memorizzati nella cache locale verranno rimossi dal file ost e verranno scaricati solo quando l'utente farà di nuovo clic sulla cartella.
Per impostare il numero di giorni trascorsi i quali i dati condivisi memorizzati nella cache vengono rimossi dal file ost, è possibile configurare l'opzione Sincronizzazione dei dati nelle cartelle condivise in Criteri di gruppo. Per ulteriori informazioni su come configurare la modalità cache tramite Criteri di gruppo, vedere Configurare la modalità cache in Outlook 2010.
Distribuzione della modalità cache a utenti che dispongono già di file ost
Alcuni utenti di Outlook che si connettono a Exchange Server in modalità online possono già avere file ost. Se tali utenti dispongono di un file ost non Unicode (ANSI) e di cassette postali di Exchange di grandi dimensioni, possono riscontrare errori quando Outlook tenta di sincronizzare le cassette postali con i file ost. È consigliabile aggiornare i file ost degli utenti al formato Unicode, in quanto per i file Unicode di Outlook non è previsto il limite di dimensione di 2 GB applicato per i file ANSI di Outlook. Unicode è il formato di file predefinito per Outlook 2010. Per informazioni su come imporre l'aggiornamento di un file ost con formattazione non Unicode (ANSI) esistente, vedere Per forzare l'aggiornamento dei file con estensione ost in formato ANSI non Unicode in Unicode in Configurare la modalità cache in Outlook 2010.
Configurazione della modalità cache
È possibile bloccare le impostazioni per la personalizzazione della modalità cache mediante il modello amministrativo Criteri di gruppo di Outlook (Outlk14.adm) oppure configurare le impostazioni predefinite con lo Strumento di personalizzazione di Office. In alternativa, è possibile configurare le impostazioni predefinite utilizzando lo Strumento di personalizzazione di Office, nel qual caso gli utenti potranno modificare le impostazioni.
Utilizzando Criteri di gruppo è possibile impedire agli utenti di attivare la modalità cache in Outlook 2010, applicare opzioni di download per la modalità cache o configurare altre opzioni relative alla modalità cache. È ad esempio possibile specificare gli intervalli predefiniti tra le sincronizzazioni di Exchange Server quando i dati vengono modificati in un computer Exchange Server o nel computer client.
Per la procedura da seguire per bloccare le impostazioni utilizzando Criteri di gruppo, vedere Configurare la modalità cache in Outlook 2010.
Nella tabella seguente sono mostrate alcune delle impostazioni che è possibile configurare per la modalità cache. In Criteri di gruppo queste impostazioni sono disponibili in Configurazione utente\Modelli amministrativi\Microsoft Outlook 2010\Impostazioni account\Exchange\ Modalità cache. Le impostazioni dello Strumento di personalizzazione di Office si trovano nei percorsi corrispondenti nella pagina Modifica impostazioni utente dello strumento stesso.
Opzione | Descrizione |
---|---|
Non consentire download di elementi interi |
Abilitare questa opzione per disattivare l'opzione Scarica elementi interi in Outlook. Per individuare questa opzione, fare clic sulla scheda Invia/Ricevi e quindi su Preferenze download. |
Non consentire download di intestazioni |
Abilitare questa opzione per disattivare l'opzione Scarica intestazioni in Outlook. Per individuare questa opzione, fare clic sulla scheda Invia/Ricevi. |
Non consentire download di intestazioni e poi di elementi interi |
Abilitare questa opzione per disattivare l'opzione Scarica intestazioni e poi elementi interi in Outlook. Per individuare questa opzione, fare clic sulla scheda Invia/Ricevi e quindi su Preferenze download. |
Non consentire download solo di intestazioni su connessioni lente |
Abilitare questa opzione per disattivare l'opzione Scarica solo intestazioni su connessioni lente in Outlook. Per individuare questa opzione, fare clic sulla scheda Invia/Ricevi e quindi su Preferenze download. |
Scarica cartella Preferite di Cartelle pubbliche |
Abilitare questa opzione per sincronizzare la cartella Preferite di Cartelle pubbliche in modalità cache. |
Scarica cartelle condivise non riguardanti la posta |
Abilitare questa opzione per sincronizzare le cartelle condivise non riguardanti la posta in modalità cache. |
Utilizzare la modalità cache per i profili Outlook nuovi e per quelli esistenti |
Abilitare questa opzione per configurare i profili di Outlook nuovi ed esistenti per l'utilizzo della modalità cache. Disabilitarla per configurare i profili di Outlook nuovi ed esistenti per l'utilizzo della modalità online. |
Nella tabella seguente sono mostrate alcune impostazioni aggiuntive che è possibile configurare per la connettività di Exchange. In Criteri di gruppo queste impostazioni sono disponibili in Configurazione utente\Modelli amministrativi\Microsoft Outlook 2010\Impostazioni account\Exchange. Le impostazioni dello Strumento di personalizzazione di Office si trovano nei percorsi corrispondenti nella pagina Modifica impostazioni utente dello strumento stesso.
Opzione | Descrizione |
---|---|
Configura automaticamente il profilo in base all'indirizzo SMTP primario di Active Directory |
Abilitare questa opzione per impedire agli utenti di modificare l'indirizzo di posta elettronica SMTP recuperato da Active Directory, utilizzato per configurare un nuovo account. |
Configura opzioni di interfaccia utente di Outlook via Internet |
Abilitare questa opzione per consentire agli utenti di visualizzare e modificare le opzioni dell'interfaccia utente per Outlook via Internet. |
Non consentire la creazione di un file OST |
Abilitare questa opzione per impedire l'utilizzo di cartelle offline. |
Limita account di Exchange legacy |
Abilitare questa opzione per specificare il primo account aggiunto al profilo. |
Imposta numero massimo di account di Exchange per profilo |
Abilitare questa opzione per impostare il numero massimo di account di Exchange consentiti per ogni profilo Outlook. |
Sincronizzazione dei dati nelle cartelle condivise |
Abilitare questa opzione per controllare il numero di giorni trascorsi senza che un utente acceda a una cartella di Outlook prima che Outlook interrompa la sincronizzazione della cartella con Exchange. |
Ulteriori risorse
Per ulteriori informazioni su come pianificare una distribuzione della modalità cache, vedere le risorse seguenti.
Se si utilizza Office Outlook 2003, Office Outlook 2007 o Outlook 2010 con sistemi basati su Exchange Server, è possibile utilizzare la modalità cache e altre caratteristiche per migliorare l'esperienza dell'utente relativamente a problemi quali l'elevata latenza, la perdita di connessione di rete e la larghezza di banda di rete limitata. Per informazioni su questi miglioramenti, vedere il white paper Traffico di rete client con Exchange Server 2003 (https://go.microsoft.com/fwlink/?linkid=79063\&clcid=0x410).
Outlook 2010 prevede la possibilità di configurare automaticamente account utente. Per informazioni su come funzionano i meccanismi di individuazione e su come modificare un file XML per configurare l'individuazione automatica per l'organizzazione, vedere Pianificare la configurazione automatica di account utente in Outlook 2010.